Running Out Of

The performance took place during an exhibition opening. I entered the scene while the curator was giving his speech, walked across the room and sat on the chair. I wrote on a piece of fabric that wa there already, the exact time of that moment. 

I started then embroidering, drawing small lines one side another. At first, people were curious, asking me questions, coming closer, taking pictures. Without any signs of communication from my side, I slowly transformed into a silent sculpture and became transparent. 

The individual is enclosed in a hypothetical transparent bubble, in an ex-temporal dimension of time. A double renounce, to time as a collective memory and to time as a metaphysic factor. We become smaller and smaller, a fragment amongst everything that surrounds us, while in the meantime a more consistent mass of micro-cells within, we eliminate ourselves. 

La performance ha avuto luogo durante l'inaugurazione di una mostra ed io sono entrata nello spazio durante la presentazione del curatore. Ho attraversato la stanza, mi sono seduta sulla sedia e con una matita ho segnato l'ora sul tessuto che era precedentemente posizionato lì.

Ho iniziato a ricamare piccoli tratti uno affianco all'altro. La curiosità iniziale delle persone che si avvicinavano, scattando fotografie e facendo domande è svanita dopo un pò per via della mancanza di comunicazione da parte mia. Mi sono trasformata in una scultura silenziosa, trasparente.

L'individuo è racchiuso in un’ipotetica bolla trasparente, in una dimensione a-temporale del tempo. Una doppia rinuncia; al tempo come memoria collettiva e al tempo come fattore metafisico. Diventiamo frammenti sempre più piccoli rispetto a ciò che ci circonda e contemporaneamente una massa di micro-cellule sempre più integra verso l’interno, ci eliminiamo.